DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA: Arte moderna e flipped classroom, Jackson Pollock e l'action painting.

 


In questi mesi la pandemia che ha colpito il nostro mondo ha profondamente modificato il nostro stile di vita: dalle routine quotidiane, alla relazioni, alla scuola, al lavoro.

Noi insegnanti abbiamo dovuto abbandonare le nostre certezze e tuffarci nel mare del digitale più o meno profondo a seconda di quanto ognuno di noi avesse già sperimentato questo ambito. Da marzo 2020 tutto è cambiato: tra DAD (didattica a distanza) e DID (didattica digitale integrata) il digitale è entrato prepotentemente nelle nostre aule, chiedendo ad insegnanti ed alunni di raggiungere nuove competenze. Anche oggi, che la scuola primaria e secondaria di primo grado ha ricominciato a lavorare in presenza, la didattica digitale integrata fa parte ormai del quotidiano, non solo per una necessità legata all'emergenza sanitaria, ma anche come efficace strumento di insegnamento che vuole valorizzare e approfondire quanto raggiunto nei mesi precedenti da tutti i soggetti coinvolti nel processo di apprendimento-insegnamento.

In questo contributo vi propongo un esempio di DID che sposa l'approccio della flipped classroom, in cui il processo di apprendimento è rovesciato. L'insegnamento capovolto si basa sulla considerazione che le competenze cognitive di base dello studente (ascoltare, memorizzare) possono essere attivate prevalentemente a casa, in autonomia, apprendendo attraverso video, leggendo testi e materiali di varia natura proposti .

Successivamente in classe, invece, possono essere attivate le competenze cognitive alte (comprendere, applicare, valutare, creare) ; in questo caso l'allievo  insieme ai compagni e all'insegnante, cerca, quindi, di applicare quanto appreso per svolgere le consegne richieste dal docente. Il ruolo dell'insegnante ne risulta trasformato: il suo compito diventa quello di guidare l'allievo nell'elaborazione attiva e nello sviluppo di compiti complessi.

Partendo da questa premessa, a  casa ai miei ragazzi di classe III hanno visto  un video sull'artista Jackson Pollock nel quale veniva spiegato il suo approccio artistico. 

Negli ultimi anni si trovano tantissime risorse in rete sull'arte adatte alle diverse età dei ragazzi, nello specifico ho proposto loro da Raiply, L'arte con Matì e Dada, Jackson Pollock, regia di Giovanna Bo.

Per i ragazzi più grandi è molto interessante anche il ciclo Dario Fo racconta l'arte, dieci lezioni di storia dell'arte.

La cineteca Rai,  con le sezione RAI SCUOLA, RAI CULTURA offre un'ampia scelta di materiale di qualità. Sull'arte e i possibili approcci in classe,vi rimando come eventuale approfondimento,  al post Impara l'arte e non metterla da parte (19 febbraio 2019).

Come secondo step hanno, quindi, visionato un breve power point in cui venivano rinforzate le informazioni acquisite dalla visione del video sullo stile del pittore, sul suo concetto di pittura, presentando loro una serie di opere che mettevano in evidenza l'evoluzione dell'artista: dal figurato all'astratto.

Erano ormai pronti per l'ultimo passo: un quiz, realizzato con i moduli google, che sottoforma di gioco mi ha consentito di verificare in anticipo, per ognuno, cosa avessero colto delle diverse proposte che avevo fatto. Si chiedeva, infatti, di analizzare le opere proposte secondo il concetto di linea, colore, forma ed esprimere un'opinione in merito alle diverse tele.

L'ultima consegna era quella di portare a scuola forchette cucchiai coltelli di plastica per realizzare la nostra action painting.

La settimana successiva l'attività si è aperta con una conversazione collettiva volta ad appurare l'interesse e le conoscenze acquisite; sono stati presentati poi i risultati del quiz,  per permettere un confronto in presenza su cosa fosse e come si realizzasse l'action-painting, qual l'opera che aveva colpito più di tutti e così via.

A piccoli gruppi poi si è riprodotta la tecnica dell'action- painting su un tema specifico: paesaggi invernali.


Proprio come Pollock, nel corridoio adiacente all'aula, hanno steso a terra grandi fogli di carta bianca, posizionato i diversi strumenti per dipingere e le tempere scelte nelle tonalità fredde dei colori dell'inverno. Poi a piccoli gruppi, nel rispetto delle distanze covid, hanno sperimentato la loro tecnica di pittura, scegliendo, di volta in volta , diversi strumenti per far cadere il colore (dripping, letteralmente far gocciolare il colore).

Ognuno secondo la propria sensibilità, a volte lasciandosi prendere la mano dall'action, dall'atto della pittura, a volte contaminando le proprie idee con quelle dei compagni, hanno realizzato il loro paesaggio invernale.

L'entusiasmo è stato tale che nei giorni successivi hanno riprodotto spontaneamente l'esperienza con tecniche del tutto originali pennarelli , pastelli, ponendo l'accento soprattutto sull'azione del dipingere, in questo caso specifico del lasciare il segno sul foglio bianco.

Gli strumenti digitali per la DID in questa proposta sono stati davvero semplici, già utilizzati in molte altre occasioni, con risorse in parte già strutturate, in parte create da me, ma sul web è possibile trovare molto materiale già predisposto.

Se volete visionare il materiale proposto di seguito i link:

 del video https://drive.google.com/file/d/1BdfIuZTTgkzQAyW1x_4V1TSWdI6ZuA7K/view?usp=sharing


del powerpoint: https://docs.google.com/forms/d/1nzRZeOv8ZuD6W7epz7OhjmUC-QBrCZ1tmsrNtporrxo/edit?usp=sharing


del quiz: https://docs.google.com/forms/d/1nzRZeOv8ZuD6W7epz7OhjmUC-QBrCZ1tmsrNtporrxo/edit?usp=sharing

LEI

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