Il fotografo in
questione lamentava come in Italia a differenza dell’estero sia pressochè
impossibile vivere solo della propria arte, perché le persone sono disposte a
spendere 6.000 euro per una bicicletta con telaio in carbonio, ma non 3.000
per una fotografia intesa come pezzo unico.
Una simile osservazione
mi era già capitata di condividerla con il titolare di una libreria antiquaria
della città, il quale sosteneva che i giovani della così detta classe borghese
non sono più interessati al prodotto di antiquariato o alle prime edizioni.
Pare si sia perso il gusto del bello che per molto tempo era stato esclusiva,
per ovvie ragioni economiche, educative ed anche culturali, di un determinato
gruppo sociale.
Questo mi ha ricordato
un interessante aggiornamento condotto dal professore Antonio Faeti, esperto di
letteratura per l’infanzia, pittore, scrittore e fondatore dell’approccio
ermeneutico della letteratura, ormai diversi anni fa.
Ebbene la tesi del
docente, forse un po’ estrema, ma io credo interessante, associava una mancata
educazione al bello alle brutalità della storia. Quindi l’assenza di quella che
potremmo chiamare un’educazione estetica, si badi bene non è un errore di
battitura non si intendeva etica, anche se, in questa teoria, è ad essa
strettamente connessa, ha molto a che fare con le nefandezze di cui l’uomo si
rende protagonista.
Quasi che un animo non
sensibilizzato al gusto, incapace di commuoversi di fronte ad un’opera d’arte
sia essa creata da mani umane o dalla natura, ne metta in evidenza la sua
brutalità, una dimensione primitiva gravata da una ferinità negativa.
Allora ecco che, anche
in questo caso, entra in gioco l’importanza della scuola nel creare un
avvicinamento all’arte nella sua più ampia accezione. Nella nostra città ad
esempio questo è reso possibile anche da numerose attività laboratoriali
organizzate dai Civici Musei e dalle gallerie presenti sul territorio, da
biblioteche specializzate, come ad esempio Didart, ma non solo.
Infatti l’editoria per
bambini ormai davvero da diversi anni ha pubblicato una serie di testi che hanno
proprio lo scopo di avvicinarli all’arte. Sostanzialmente parliamo di due
specifiche tipologie testuali: da un lato libri che raccontano la vita e lo
stile dell’artista presentato, dall’altro la narrazione di una storia proprio attraverso
le tele di quel dato pittore.
Una prima storica
collana pensata proprio a questo scopo è stata edita dalla casa editrice
Vallardi, più o meno negli anni ottanta, L’arte
per bambini, diretta da Pinin Carpi.
Ogni libro racconta una
storia ponendo in successione le opere di singoli artisti a cui viene data voce
attraverso la penna di scrittori per l’infanzia come Donatella Ziliotto e lo
stesso Pinin Carpi.
Ma sono numerose le case editrici che hanno pubblicato libri d’arte per bambini e ragazzi :
Fabbri, Giunti, Feltrinelli, Salani , la stessa casa editrice Arca ha realizzato una collana specifica, Collana di Perle d'Arte Arca.
Fabbri, Giunti, Feltrinelli, Salani , la stessa casa editrice Arca ha realizzato una collana specifica, Collana di Perle d'Arte Arca.
Tuttavia una citazione
a parte merita sicuramente la casa editrice Corraini che pubblica i Prelibri di
Munari e offre una scelta editoriale chiaramente riconoscibile sia per la
tipologia di opere presentate sia per l’utilizzo di materiali pregiati per i suoi testi e devo dire ahimè di conseguenza anche per i costi non esattamente contenuti dei suoi libri.
La stessa libreria, ma
anche casa editrice, Giannino Stoppani di Bologna ha pubblicato anch'essa diversi libri
inerenti l’argomento. E naturalmente l'elenco potrebbe continuare.
Passo poi a citare due
siti che ho scovato nel web e che ho trovato interessati.
ART’E’ RAGAZZI è un sito
in cui è possibile acquistare libri della Collana Arte per Crescere, vedere video letture, esempi di
laboratori, fare giochi . Si parla di pittori come Van Gogh, Piero Della Francesca,
Leonardo Da Vinci o Mirò e altri ancora.
Sito e collana sono realizzati
in collaborazione con il professore Marco Dallari e il Dipartimento di psicologia
e Scienze Cognitive dell’Università di Trento, ma sentiamo dalla loro stessa
voce le finalità che si pongono, vi accorgerete di un fil rouge con la teoria
di Faeti:
Il titolo stesso della collana, ARTE PER
CRESCERE, è già manifesto editoriale e pedagogico. L’arte, così come ha aiutato
l’umanità che l’ha prodotta a crescere in consapevolezza di sé, cognizione
ideale e senso della bellezza, può essere utilizzata come straordinaria e
insostituibile risorsa educativa nei confronti di bambini e ragazzi quando
promuove la conoscenza dei linguaggi dell’arte e dei suoi interpreti non tanto
come obiettivo fine a se stesso ma come occasione e strumento per creare e
incrementare qualità del pensiero, sensibilità estetica, competenza relazionale
ed espressiva, fantasia.
E ancora:
Nei
volumi non compaiono spiegazioni di tipo scolastico ma racconti, laboratori,
aneddoti e notizie sugli artisti e sul loro tempo. La figura di ogni artista è
collegata alle innovazioni tecnologiche, alle scoperte scientifiche e
geografiche… insomma ai fatti e alle idee del suo tempo. Non si potrebbe capire
Leonardo senza sapere dei viaggi di scoperta, delle invenzioni, di Colombo che
sbarcava in America…
KinderArten
, altro sito estremamente ricco e interessante, offre una vasta panoramica di
libri che si occupano di arte per ragazzi, diversi materiali scaricabili sia in
formato cartaceo sia digitale. I libri sono suddivisi per artista e consigliati
anche in relazione all’età dei possibili lettori, gli stessi materiali di cui
si diceva sopra sono connessi al pittore di cui si sta parlando e si ritrovano accanto
alle recensioni.
E’ evidente come si abbia
a disposizione oggi molto e vario materiale per realizzare un’educazione
estetica, un’educazione al bello a cominciare già dalla primissima infanzia, che,
attraverso la scuola, avrebbe una diffusione ben più ampia di quanto sia mai
avvenuto fino ad ora.
Ci sarebbe allora da
sperare che la teoria di Faeti fosse vera, affideremmo alle mani delle nuove
generazioni una possibilità di futuro ben più rosea.
Nel prossimo post uno
sguardo più specificamente didattico di come creare una progettualità che parti
dall’arte e/o da un artista: un esempio per i più piccoli e per i ragazzi più
grandi.
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