A VOLTE RITORNANO...

Dopo molto tempo, la lettura di un articolo e di un bel libro mi hanno fatto sentire l'esigenza di scrivere questo post.
L'autunno ha segnato il ritorno di autori e personaggi per tutti i gusti.

Il re è tornato. Stephen King esce, infatti, con il libro L'ISTITUTO, potreste obiettare che non si tratta di una grande novità. In effetti, vado a memoria spero di non sbagliare, il 2019 ha visto la pubblicazione di ben tre libri: OUTSIDER, ELEVATION e per l'appunto L'ISTITUTO.
Allora di quale ritorno sto parlando? Protagonisti indiscussi di questo romanzo sono un gruppo di giovani adolescenti che si trovano a dover affrontare una forza oscura.
Da sempre, basti pensare ad IT, gli adolescenti nei romanzi di King svolgono una funzione salvifica, sono fragili e determinati allo stesso tempo, con una visione del mondo non ancora inquinata dagli stereotipi adulti e quindi in grado di fornire dello stesso una lettura puntuale al di là delle apparenze. Questa volta il nemico non si incarna in un essere sovrannaturale, si parla di un nemico quantomai umano, ma forse sarebbe meglio dire disumano.
Giovani , dotati di potere telecinetici o telepatici, vengono rapiti , dopo che sono state sterminate le loro famiglie di appartenza, e sottoposti ad esperimenti scientifici per potenziarne le capacità e traformarli in armi micidiali. Ambientato nel Maine tanto caro al nostro autore, il romanzo è ricco di riferimenti all'attuale assetto politico americano, alla società di oggi più in generale, non mancano poi riferimenti storici e numerose citazioni del mondo fiabesco. Proprio un bel romanzo!
Tra i ritorni eccellenti non si può non segnalare la pubblicazione, dopo trent'anni, del seguito del romanzo IL RACCONTO DELL'ANCELLA di Margaret Atwood.
Dal Corriere della Sera, Luca Mastrantonio delinea l'antefatto su cui si inserisce il nuovo libro I TESTAMENTI.

«Il sesso è potere, il potere non ha sesso. Come gli angeli, ma al contrario, spesso angeli del male». Così ci parla Margaret Atwood di Zia Lydia, la sorprendente protagonista dell’attesissimo seguito de Ilracconto dell’ancella. Già presente nel primo romanzo, pubblicato nel 1985, Zia Lydia è una delle tre voci narranti de I testamenti, attraverso cui Atwood racconta come è caduto il regime di Gilead, sorto in un Nord America a noi coevo, funestato dall’inquinamento e dal drastico calo della natalità, dove è al potere una oligarchia teocratica e militare che costringe le poche donne fertili, le Ancelle, di cui le Zie sono aguzzini, a procreare per i Comandanti, spesso però sterili quanto le mogli. La recente fiction tv ha dato nuova popolarità al libro, letteraria e politica, perché l’abito delle Ancelle (tonaca rossa e un cappuccio bianco che costringe all’umiltà) è il simbolo delle nuove lotte per i diritti delle donne contro le spinte reazionarie di Trump e non solo.

Non si tratta di un vero proprio seguito il nuovo romanzo comincia quindici anni dopo la caduta del regime di Gilead. Un romanzo di 500 pagine che ha fatto e fa molto discutere e obbliga ad una riflessione sulla nostra società, come fanno da sempre i libri della Atwood, scrittrice ormai ottantenne che ha svolto un ruolo di rottura nella letteratura con i suoi personaggi e i suo libri di denuncia.

Per gli amanti del giallo infine un graditissimo ritorno.


Alex Cross è nuovamente alle prese con un crimine efferato che lo costringerà ad indagare sul proprio passato. Inutile dire che questa figura di detective – psicologo mi piace molto. Con QUALCOSA DI PERSONALE James Patterson colpisce ancora.

Buona lettura
LEI


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