DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA: Arte moderna e flipped classroom, Jackson Pollock e l'action painting.

 


In questi mesi la pandemia che ha colpito il nostro mondo ha profondamente modificato il nostro stile di vita: dalle routine quotidiane, alla relazioni, alla scuola, al lavoro.

Noi insegnanti abbiamo dovuto abbandonare le nostre certezze e tuffarci nel mare del digitale più o meno profondo a seconda di quanto ognuno di noi avesse già sperimentato questo ambito. Da marzo 2020 tutto è cambiato: tra DAD (didattica a distanza) e DID (didattica digitale integrata) il digitale è entrato prepotentemente nelle nostre aule, chiedendo ad insegnanti ed alunni di raggiungere nuove competenze. Anche oggi, che la scuola primaria e secondaria di primo grado ha ricominciato a lavorare in presenza, la didattica digitale integrata fa parte ormai del quotidiano, non solo per una necessità legata all'emergenza sanitaria, ma anche come efficace strumento di insegnamento che vuole valorizzare e approfondire quanto raggiunto nei mesi precedenti da tutti i soggetti coinvolti nel processo di apprendimento-insegnamento.

In questo contributo vi propongo un esempio di DID che sposa l'approccio della flipped classroom, in cui il processo di apprendimento è rovesciato. L'insegnamento capovolto si basa sulla considerazione che le competenze cognitive di base dello studente (ascoltare, memorizzare) possono essere attivate prevalentemente a casa, in autonomia, apprendendo attraverso video, leggendo testi e materiali di varia natura proposti .

Successivamente in classe, invece, possono essere attivate le competenze cognitive alte (comprendere, applicare, valutare, creare) ; in questo caso l'allievo  insieme ai compagni e all'insegnante, cerca, quindi, di applicare quanto appreso per svolgere le consegne richieste dal docente. Il ruolo dell'insegnante ne risulta trasformato: il suo compito diventa quello di guidare l'allievo nell'elaborazione attiva e nello sviluppo di compiti complessi.

Partendo da questa premessa, a  casa ai miei ragazzi di classe III hanno visto  un video sull'artista Jackson Pollock nel quale veniva spiegato il suo approccio artistico. 

Negli ultimi anni si trovano tantissime risorse in rete sull'arte adatte alle diverse età dei ragazzi, nello specifico ho proposto loro da Raiply, L'arte con Matì e Dada, Jackson Pollock, regia di Giovanna Bo.

Per i ragazzi più grandi è molto interessante anche il ciclo Dario Fo racconta l'arte, dieci lezioni di storia dell'arte.

La cineteca Rai,  con le sezione RAI SCUOLA, RAI CULTURA offre un'ampia scelta di materiale di qualità. Sull'arte e i possibili approcci in classe,vi rimando come eventuale approfondimento,  al post Impara l'arte e non metterla da parte (19 febbraio 2019).

Come secondo step hanno, quindi, visionato un breve power point in cui venivano rinforzate le informazioni acquisite dalla visione del video sullo stile del pittore, sul suo concetto di pittura, presentando loro una serie di opere che mettevano in evidenza l'evoluzione dell'artista: dal figurato all'astratto.

Erano ormai pronti per l'ultimo passo: un quiz, realizzato con i moduli google, che sottoforma di gioco mi ha consentito di verificare in anticipo, per ognuno, cosa avessero colto delle diverse proposte che avevo fatto. Si chiedeva, infatti, di analizzare le opere proposte secondo il concetto di linea, colore, forma ed esprimere un'opinione in merito alle diverse tele.

L'ultima consegna era quella di portare a scuola forchette cucchiai coltelli di plastica per realizzare la nostra action painting.

La settimana successiva l'attività si è aperta con una conversazione collettiva volta ad appurare l'interesse e le conoscenze acquisite; sono stati presentati poi i risultati del quiz,  per permettere un confronto in presenza su cosa fosse e come si realizzasse l'action-painting, qual l'opera che aveva colpito più di tutti e così via.

A piccoli gruppi poi si è riprodotta la tecnica dell'action- painting su un tema specifico: paesaggi invernali.


Proprio come Pollock, nel corridoio adiacente all'aula, hanno steso a terra grandi fogli di carta bianca, posizionato i diversi strumenti per dipingere e le tempere scelte nelle tonalità fredde dei colori dell'inverno. Poi a piccoli gruppi, nel rispetto delle distanze covid, hanno sperimentato la loro tecnica di pittura, scegliendo, di volta in volta , diversi strumenti per far cadere il colore (dripping, letteralmente far gocciolare il colore).

Ognuno secondo la propria sensibilità, a volte lasciandosi prendere la mano dall'action, dall'atto della pittura, a volte contaminando le proprie idee con quelle dei compagni, hanno realizzato il loro paesaggio invernale.

L'entusiasmo è stato tale che nei giorni successivi hanno riprodotto spontaneamente l'esperienza con tecniche del tutto originali pennarelli , pastelli, ponendo l'accento soprattutto sull'azione del dipingere, in questo caso specifico del lasciare il segno sul foglio bianco.

Gli strumenti digitali per la DID in questa proposta sono stati davvero semplici, già utilizzati in molte altre occasioni, con risorse in parte già strutturate, in parte create da me, ma sul web è possibile trovare molto materiale già predisposto.

Se volete visionare il materiale proposto di seguito i link:

 del video https://drive.google.com/file/d/1BdfIuZTTgkzQAyW1x_4V1TSWdI6ZuA7K/view?usp=sharing


del powerpoint: https://docs.google.com/forms/d/1nzRZeOv8ZuD6W7epz7OhjmUC-QBrCZ1tmsrNtporrxo/edit?usp=sharing


del quiz: https://docs.google.com/forms/d/1nzRZeOv8ZuD6W7epz7OhjmUC-QBrCZ1tmsrNtporrxo/edit?usp=sharing

LEI

CENTO E PIU' LIBRI

Anche quest'anno la mia scuola ha deciso di partecipare alla giuria popolare del Premio Letteratura Per Ragazzi 41° edizione del comune di Cento.
Ecco le terne finaliste   per la scuola primaria scelte dalla giuria tecnica formata da, Manuela Gallerani (Università di Bologna), Anita Gramigna (Università di Ferrara), Roberta Favia (blogger), Silvana Sola (IBBY Italia), Luigi dal Cin (scrittore) e Severino Colombo (giornalista del Corriere della Sera).
I CUSCINI MAGICI
Evghenios Trivizàs
Illustrazioni di Noemi Vola
Ed. Camelozampa
CHE BRAVO CANE
Evghenios Trivizàs
Illustrazioni di Noemi Vola
Ed. Camelozampa
LA DANZA DELLE RANE
Anna Vivarelli e Guido Quarzo
Illustrazioni di Silvia Mauri
Editorale Scienza

Adesso tocca alla giuria popolare sentenziare i vincitori dei libri selezionati. Tra fine dicembre e inizio gennaio le opere sono arrivate nelle scuole e in questo momento sono lette dai bambini e ragazzi di tutti Italia, in attesa di sapere a Maggio il vincitore di ogni terna.
La straordinarietà di questo premio sta appunto nel riconsegnare ai fruitori stessi il giudizio sulla validità delle storie, la cartina tornasole che riconsegna nelle mani dei lettori, che potenzialmente, non avendo potere d'acquisto sono sempre lettori condizionati, la possibilità di esprimere  un reale gradimento .
Un'annotazione sul l libro La danza delle rane: il protagonista Lazaro Spallanzani viaggia nelle campagne di Scandiano del settecento in cerca di rane e incontra e conosce il giovane Antonio. Una bella storia di formazione ambientata nella nostra provincia tratteggiata con precise pennellate a due mani dagli autori Vivarelli e Quarzo.
Ma nel centenario della nascita di un grande scrittore, poeta e pedagogista, Gianni Rodari, voglio parlarvi in particolare di I cugini magici di Evghenios Trivizas che per le tematiche affrontate e lo stile proposto fa l'occhiolino all'opera di Rodari che si è da sempre caratterizzata per un atteggiamento anticonformista e di denuncia.
Siamo di fronte ad una fiaba che nel raccontare le disavventure degli abitanti del Regno di Uranopoli e del suo Re Arraffone spiega con straordinaria semplicità la logica del potere, la nascita di una dittatura, ma anche del germe della  rivolta.
Nel regno di Arraffone I, un nome che è tutto un programma, il sovrano governa utilizzando una penna nera per fare leggi ingiuste e un telescopio d'oro per arraffare ai suoi sudditi tutto ciò che a lui piace, con l'aiuto dei suoi fidati uomini di corte: Attilio Martilio, aiutante di campo, Bulimia Cartuccia, il capo delle guardie, Rettilio Richelieu il capomago del palazzo. A Uranopoli sono vietati i compleanni, i singhiozzi, gli starnuti, i parchigiochi, mentre contemporaneamente sorgono sempre più nuove prigioni. Ma Arraffone non si capacità di come i suoi sudditti non lo amino :”E' perche sognano di notte” gli spiega Richelieu , nel sogno essi rivedono tutto ciò di cui Arraffone li ha privati. Non rimane che impedirgli di sognare, togliere a loro la speranza, togliere a loro in fin dei conti ciò che li rende umani. Nasce così l'invenzione dei cuscini magici: pieni di alghe del Mare dell'Infelicità, di piume di corvi della Montagna Brulla, di chele di scorpioni del Deserto Rosso e tante altre schifezze che producono terribili incubi, i quali a loro volta tolgono agli abitanti ogni speranza e la volontà di ribellarsi.
Ma come in ogni fiaba che si rispetti c'è un eroe dalla lucente armatura, Andronis, che prende in mano la situazione e con la sua schiera di seguaci fedeli mette in scacco Arraffone e suoi scagnozzi. Che dire? Andronis è un maestro di scuola primaria e i suoi aiutanti sono i suoi scolari: la cultura, la conoscenza, l'ingenuità, il coraggio dell'infanzia sono gli strumenti per combattere le brutture e le ingiustizie. Nascono così i cuscini antincubo: sono solo due, perchè ormai sono poche le bellezze a loro disposizione, ma i sogni vengono poi raccontati e passando di bocca in bocca  gettano il seme della riscossa.
Ed Arraffone e ai suoi scagnozzi che  fine hanno fatto? Un giusto contrappasso li fa vittime delle loro stesse cattiverie.

Non vi fate ingannare dal libretto smilzo, o dalle semplicità del testo, perchè ci si può leggere una parodia di ogni forma di tirannia degli ultimi cinquant'anni e dei meccanismi che le sottendono.


LEI


IN MEMORIA

Non è mai facile affrontare certi argomenti coi ragazzi senza cadere nella retorica da un lato o nella banalità dall'altro, vuoi perchè delicati, vuoi perchè molto distanti da loro; è il caso ad esempio della giornata della memoria.
Quest'anno ho deciso di affrontare questo argomento in modo un po' più sistematico coi miei bimbetti di seconda attraverso, sembra inutile precisarlo, una narrazione. Ho scelto un autore e illustratore francese, Tony Ungerer, di cui ricorre il primo anniversario della morte il 9 febbraio. Ecclettico, irreverente, ironico scrive e illustra i suoi libri avendo ben presente chi sono i suoi destinatari, per i quali ha un profondo rispetto e un'alta considerazione.

Ungerer aveva lui stesso vissuto l'esperienza della seconda guerra mondiale, allora un bambino, che lo aveva costretto ad abbondonare l'Alsazia e nel libro Otto, autobiografia di un orsacchiotto, edito da Mondadori, racconta attraverso la sguardo dell'orsetto una storia di guerra e di amicizia.
Edito per la prima volta in Germania nel 1999 e in Italia nel 2003, è divenuto ormai un classico della letteratura per l'infanzia.
La voce narrante è l'orsetto stesso e questo gli consente di mantenere, proprio come nelle fiabe più classiche, un tono neutro, disincantato, quasi distratto, che gli permette di delineare anche i più tragici avvenimenti con molta levità, sostenuto in questo anche dalle illustrazioni. Due bambini tedeschi, Davide e Oscar, di cui uno ebreo, vivono momenti di spensieratezza fatta di giochi, scherzi con il loro amico orsetto Otto, fino all'esplodere del conflitto. Poi il campo di concentramento per Davide, il bombardamento della casa di Oscar, un'azione eroica di Otto l'orsetto che lo porterà in America, fino ad un ricongiugimento finale.
Come sempre ho introdotto la tematica facendo parlare loro, i ragazzi, per capire cosa conoscessero di questa giornata e di questo buio periodo storico. La televisione, il racconto spesso dei nonni, fa emergere un vissuto soprendentemente anche più ricco di quanto mi potessi aspettare e poi siamo passati all'azione.
Ho mostrato e letto alla lim il libro di Otto. Abbiamo quindi ragionato collettivamente sulla storia che si è intrecciata alle loro conscenze, ha fatto emergere curiosità e domande. Dopo aver riflettuto, ho dato loro un primo difficile compito: ogni piccolo gruppo di lavoro (3 massimo 4 bambini per ogni gruppo) doveva ricostruire l'atmosfera delle sequenze più importanti attraverso il disegno degli ambienti, diverse tecniche, i colori senza disegnare i protagonisti. Lo sguardo di Otto è stato poi realizzato attraverso una piccola sagoma del peluche apposta in ognuna delle sequenze, in un secondo momento. L'intento era spostare la riflessione dalla narrazione in senso stretto ad una comprensione più ampia e più generica delle diverse ambientazioni, ognuna connotata da caratteristiche e specificità.
Un gruppo doveva rappresentare la quotidianità dell'infanzia in un momento di pace,
 un secondo la guerra con i campi di concentramento, un terzo la guerra con la distruzione, un quarto il ricongiungimento dei tre protagonisti in una nuova realtà ma in un'età più matura. 


Ho voluto poi inserire alcune parole in lingua inglese legate alla storia: guerra, pace, amico, ma anche gli aggettivi young e old riferiti ai due protagonisti, che nella storia crescono e invecchiano.
Come momento conclusivo un cloze della storia stessa a cui ho abbinato le parole proposte in lingua inglese e la consegna di illustrala in alcuni tratti con delle immagini, come se fossero le pagine del libro.
Una volta realizzate le ho ingrandite e apposte al di sotto delle grafiche determinando così la ricostruzione della narrazione stessa.
Per i più grandi avrei utilizzato invece la lettura dell'albo illustrato L'albero di Anne di Irene Cohen-Janca, edito da Orecchio Acerbo, nell'anno 2003.
Non vi fate ingannare il fatto che si tratti di un albo illustrato non vuol dire assolutamente che siamo di fronte ad una lettura semplice. A ciò si aggiunga una straordinaria qualità dell'illustrazione, pura poesia.
Anche questa volta gli avvenimenti sono narrati attraverso uno sguardo esterno: è un ippocastano, morente a causa di una malattia, che decide di narrare la storia di cui è stato testimone. Si tratta della tragica e famosa storia di una giovane ragazza ebrea, Anna Frank, che trova rifugio in una soffitta proprio nel palazzo antistante. I rami, le foglie di questo ippocastano allieteranno le difficili giornate della giovinetta.
Ritengo importante partire sempre da una conversazione collettiva indipendentemente dall'età dei ragazzi.
Mi è venuto in mente un insolito approccio. E' possibile scaricare dal sito della casa editrice il pdf del libro, che, tuttavia, non è completo, arriva solo a pagina 9 corrispondente all'entrata di Anna nel rifugio.
A questo punto avrei sospeso poi la narrazione per immergerci nel mondo di Anna prigioniera della soffitta e meglio comprendere le sue ansie, paure, ma anche i suoi sogni, le propensioni in una dimensione interattiva.
E' infatti possibile visitare online la ricostruzione del rifugio di Anna andando sul link www.annefrank.org.
Conoscendo meglio la sua quotidianità di reclusa farei immaginare, attraverso i cambienti stagionali nella vita dell'albero, le giornate trascorse rinchiuse nel rifugio dalla giovane. A piccolo gruppo si potrebbe poi ricostruire alcuni momenti attraverso narrazioni e grafiche che riproducano lo stile del libro stesso.
Come momento conclusivo vedo bene la lettura integrale del testo proposto e una riflessione collettiva;si potrebbe ricostruire la sagoma dell'ippocastano, gli acquerelli sono una tecnica che ben si sposa con le illustrazioni del libro, in ogni foglia poi potrbbero trovare spazio le loro idee, sensazioni, sentimenti.
Ma la riflesione, ad esempio con i bambini di classe V, potrebbe essere anche di tipo personale/ individuale: E tu ? Come trascorreresti le tue giornate? Quali gli stati d'animo? Cosa ti mancherebbe di più?
Ma naturalmente le idee, gli interventi, la vostra propensione vi consentirà di creare partendo da uno spunto il vostro percorso della Giornata della Memoria.

FINE

LEI


IL PIACERE DI LEGGERE NON SOPPORTA L'IMPERATIVO


Questo è uno dei dieci diritti del lettore formulati dello scrittore- pedagogista e non dimentichiamoci insegnante Daniel Pennac.
Ho da poco concluso un corso di aggiornamento sulla letteratura per ragazzi che mi ha profondamente deluso.
Di nuovo ho sentito parlare di letteratura alta e di qualità e di bassa letteratura.
Nella mannaia dei libri di non qualità sono finite numerose Collane, che ospitano anche autori blasonati. Condivido con queste formatrici l' idea di non strumentalizzare la lettura a secondi fini.
Il messaggio dei libri sta implicitamente nella narrazione e più la narrazione è valida più vi si nascondono messaggi diversi a volte anche sconosciuti allo stesso scrittore che ha raccontato la storia e che appartengono soltanto a quel dato lettore.
Il si DEVE e NON SI DEVE leggere è un gioco davvero rischioso, potremmo cadere vittima dello stesso errore di chi ci ha preceduto:
come non ricordare lo scandalo determinato dalla pubblicazione di Astrid Lindgren e della sua Pippi Calzelunghe, oggi giustamente inneggiata come esempio di letteratura di rottura;
come la fantascienza, horror, fumetti fossero considerati letteratura di serie B, sia per adulti e a maggior ragione per ragazzi, poi nel 1998 Antonio Faeti, professore dell'Università di Bologna, dedica a Stephen King un'intero saggio interpretativo della sua opera, La casa sull'albero, orrore, mistero, paure, infanzia nell'opera di Stephen King ;
finalmente si assiste all'arrivo di molti autori stranieri nella Collana Gl'Istrici di Salani con il suo capostipite Roald Dahl che tratteggia un'idea di adulto quantomento incoerente se non addirittura malvagio e ospita tematiche scottanti e di attualità; ma la curatrice Donatella Ziliotto aveva già dieci anni prima tentato l'impresa con la collana Il volo di un Martin Pescatore edito da Vallardi, ma i tempi non erano ancora maturi. E così potrei citare anche altri esempi...
Sono consapevole che come insegnanti abbiamo una responsabilità nel proporre libri, tematiche appropriate per l'età e la sensibilità dei ragazzi con cui interagiamo e che il nostro agire deve portare ad un'educazione anche di tipo estetico, educarli al bello.
Tuttavia proprio perchè si vuole arrivare ad avere lettori forti l'esperienza del leggere deve essere legata ad una dimensione di piacevolezza e giocoforza partire anche dai loro interessi.
Ci sono esempi illustri di scrittori e del loro approccio alla letteratura anche per vie non convenzionali siano questi manuali di anatomia, album di colori di un imbianchino o altri ancora...tutti hanno in comune una natura illecita e proibita, sono letture fatte di nascosto su libri ritenuti non adatti, celati sotto la tovaglia che protegge un pianoforte, o letture trafugate: il fumetto nascosto nel libro di scuola..

A questo proposito due libri di piacevole lettura , anche se non recentissimi che danno una bella idea di come dovrebbe essere l'approccio alla letteratura per noi insegnanti e genitori.
Se una mattina d'estate un bambino, di Roberto Cotroneo;
Al mondo ci sono più zie che lettori, di Peter Bichsel.
Così pur non essendo una fan di Geronimo Stilton, e volendo testare la correttezza delle mie convinzioni, ho organizzato una gara di lettura sui libri del sopracitato topo legati alla tematica ambientale e realizzati nell'ambito dell'iniziativa di scrittura creativa SCRITTORI DI CLASSE, associati ad altri testi, quelli che io avrei voluto che leggessero.
NON VI DICO CHE STRAORDINARI RISULTATI... una partecipazione globale di tutti i ragazzi coinvolti, anche di quelli che solitamente non leggono mai.
Una bella giornata fatta di giochi, di sfide e divertimento!

LEI


A VOLTE RITORNANO...

Dopo molto tempo, la lettura di un articolo e di un bel libro mi hanno fatto sentire l'esigenza di scrivere questo post.
L'autunno ha segnato il ritorno di autori e personaggi per tutti i gusti.

Il re è tornato. Stephen King esce, infatti, con il libro L'ISTITUTO, potreste obiettare che non si tratta di una grande novità. In effetti, vado a memoria spero di non sbagliare, il 2019 ha visto la pubblicazione di ben tre libri: OUTSIDER, ELEVATION e per l'appunto L'ISTITUTO.
Allora di quale ritorno sto parlando? Protagonisti indiscussi di questo romanzo sono un gruppo di giovani adolescenti che si trovano a dover affrontare una forza oscura.
Da sempre, basti pensare ad IT, gli adolescenti nei romanzi di King svolgono una funzione salvifica, sono fragili e determinati allo stesso tempo, con una visione del mondo non ancora inquinata dagli stereotipi adulti e quindi in grado di fornire dello stesso una lettura puntuale al di là delle apparenze. Questa volta il nemico non si incarna in un essere sovrannaturale, si parla di un nemico quantomai umano, ma forse sarebbe meglio dire disumano.
Giovani , dotati di potere telecinetici o telepatici, vengono rapiti , dopo che sono state sterminate le loro famiglie di appartenza, e sottoposti ad esperimenti scientifici per potenziarne le capacità e traformarli in armi micidiali. Ambientato nel Maine tanto caro al nostro autore, il romanzo è ricco di riferimenti all'attuale assetto politico americano, alla società di oggi più in generale, non mancano poi riferimenti storici e numerose citazioni del mondo fiabesco. Proprio un bel romanzo!
Tra i ritorni eccellenti non si può non segnalare la pubblicazione, dopo trent'anni, del seguito del romanzo IL RACCONTO DELL'ANCELLA di Margaret Atwood.
Dal Corriere della Sera, Luca Mastrantonio delinea l'antefatto su cui si inserisce il nuovo libro I TESTAMENTI.

«Il sesso è potere, il potere non ha sesso. Come gli angeli, ma al contrario, spesso angeli del male». Così ci parla Margaret Atwood di Zia Lydia, la sorprendente protagonista dell’attesissimo seguito de Ilracconto dell’ancella. Già presente nel primo romanzo, pubblicato nel 1985, Zia Lydia è una delle tre voci narranti de I testamenti, attraverso cui Atwood racconta come è caduto il regime di Gilead, sorto in un Nord America a noi coevo, funestato dall’inquinamento e dal drastico calo della natalità, dove è al potere una oligarchia teocratica e militare che costringe le poche donne fertili, le Ancelle, di cui le Zie sono aguzzini, a procreare per i Comandanti, spesso però sterili quanto le mogli. La recente fiction tv ha dato nuova popolarità al libro, letteraria e politica, perché l’abito delle Ancelle (tonaca rossa e un cappuccio bianco che costringe all’umiltà) è il simbolo delle nuove lotte per i diritti delle donne contro le spinte reazionarie di Trump e non solo.

Non si tratta di un vero proprio seguito il nuovo romanzo comincia quindici anni dopo la caduta del regime di Gilead. Un romanzo di 500 pagine che ha fatto e fa molto discutere e obbliga ad una riflessione sulla nostra società, come fanno da sempre i libri della Atwood, scrittrice ormai ottantenne che ha svolto un ruolo di rottura nella letteratura con i suoi personaggi e i suo libri di denuncia.

Per gli amanti del giallo infine un graditissimo ritorno.


Alex Cross è nuovamente alle prese con un crimine efferato che lo costringerà ad indagare sul proprio passato. Inutile dire che questa figura di detective – psicologo mi piace molto. Con QUALCOSA DI PERSONALE James Patterson colpisce ancora.

Buona lettura
LEI


SETTEMBRE AL CHIARO DI LUNA



A settembre, tornando a scuola, ho pensato di affrontare in modo diverso l’argomento estate. Quest’anno sarò in classe seconda, ne segue che il taglio che darò sarà ovviamente correlato all’età e come già preannunciato nel post precedente parleremo di luna.

I cinquant’anni dell’allunaggio hanno avuto una grande ridondanza in questi mesi estivi e se ci si chiede che centra con l’estate, se non per il periodo in cui è avvenuto? La risposta è che mare e monti sono presenti anche sul suolo lunare.

Sono diversi gli approcci che si possono utilizzare per introdurre l’argomento, dopo aver saggiato le conoscenze possedute dai bambini attraverso una conversazione, si potrebbe leggere un libro che abbia per protagonista la luna (vedi post precedente), guardare la telecronaca di quello straordinario evento, vedere un episodio di Spazio 1999, o il più recente film The first man ma alla fine di questo breve post allegherò alcuni riferimenti bibliografici a cui attingere con proposte per ogni età.

Io comincerò leggendo alla LIM il libro Io mi mangio la luna.
Si riesce a trovare la storia recitata su you tube utilizzando le immagini del libro senza necessariamente doverlo scannerizzare. Ho scelto di leggerlo in lingua inglese poiché mi consentirà di introdurre l’unità relativa alla struttura I like e I don’t like, inerente al cibo, che non avevo affrontato in prima e ripassare e introdurre il lessico relativo agli animali già noti e ampliarlo con gli wild animal, ma anche gli aggettivi big e small, come ripasso, e short e tall come stimolo nuovo.

Ambientato nel continente africano racconta di una strana alleanza tra gli animali della savana per raggiungere ed assaggiare la luna. La trama è molto semplice   ma ricca di spunti. Si  presta infatti alla suddivisione in sequenze e alla creazione di didascalie, per ripassare e approfondire il concetto di frase in lingua italiana. Gli agganci con immagine e musica sono evidenti, e possiamo concederci anche un focus scientifico e/o un volo di fantasia con racconti fantastici.

Vediamo un po’ il percorso passo dopo passo.

·       Conversazione a grande gruppo: lasciamoli raccontare delle cose speciali accadute a loro durante questi mesi che non ci siamo visti, se l’argomento non emerge spontaneamente sollecitiamo la loro attenzione con domande più specifiche; quest’estate la luna ci ha inoltre regalato meravigliosi scenari di enormi lune rosse che avrà colpito l’immaginazione di qualcuno.

·       Vediamo e leggiamo alla lim la storia in inglese: partendo dal presupposto che non devono comprendere tutto ma solo le linee generali ed acquisire quei vocaboli che abbiamo deciso di ripassare o introdurre, io parlo esclusivamente in inglese aiutandomi con le immagini e la drammatizzazione. Introduciamo l’espressione I like che ripeteremo più volte in frasi semplici, ad es. The mouse like the moon.
Allo stesso modo gli aggettivi small/big e tall/shorts: ad esempio The mouse is small and shorts; e ancora The lion is big but it isn’t tall, the lion is short too.

·       Nelle fasi successive consolideremo il lessico attraverso lo speaking utilizzando quelle espressioni introdotte sia relativamente ai personaggi della storia, sia facendo parlare i ragazzi di loro stessi.
Consolidiamo poi il lessico associando parola a disegni, facciamo perciò riprodurre graficamente gli animali della storia e naturalmente la luna.

·       Ricostruiamo oralmente la storia attraverso una conversazione collettiva e mettiamo in evidenza le diverse sequenze, quindi a piccolo gruppo (2/3 bambini) ricostruiamo graficamente su fogli di grandi dimensioni la sequenza scelta, quindi si realizzano le didascalie relative. Utilizziamo una tecnica speciale: collage con materiali di recupero ad imitazione del pelame degli animali, materiale lucente per la luna.

·       Riproponiamo una conversazione collettiva tesa a saggiare le conoscenze specifiche che hanno i bambini sulla luna e sull’allunaggio, partiremo da lì per ampliare le loro conoscenze, la storia letta ad esempio fornisce una spiegazione eziologica delle fasi lunari.

·       Mettiamo a disposizione dei bambini libri di taglio scientifico che possano sfogliare e consultare e a piccoli gruppi, stavolta un po’ più ampi 4/5 bambini, creiamo una mini pubblicazione relativa al nostro satellite e alle sue caratteristiche, troveremo nomi topologici che richiamano la morfologia terrestre come ad esempio Mare della tranquillità e così via.

·       Partendo dai nomi topologici della luna che abbiamo individuato chiediamo ai bambini di immaginare la flora e la fauna che li popolano e le loro caratteristiche connesse il più possibile al loro nome….

·       Ascoltando Al chiaro di luna di Debussy o di Chopin facciamoli realizzare una grafica del paesaggio immaginato, in questo caso opterei per una tecnica di bianco nero con pastelli e/o pennarelli.

BIBLIOGRAFIA (TRATTA DALLA BIBLIOGRAFIA DELLE BIBLIOTECHE COMUNALI DI REGGIO EMILIA, INTITOLATA PROGETTO LUNA)

FILM

       Chazelle D., The first man, 2018
       Gabor C., Moonacre. I segreti dell’ultima luna, 2009
       Nolan C., Interstellar, 2015
       Jones D., Moon, 2009
       Kaufman P., Uomini veri, 2003
       Anderson G. e S., Spazio 1999, 1975
       Kubrick S., 2001, Odissea nello spazio, 1968
       Méliès G., Viaggio nella luna, 1902
 DOCUMENTARI

       Apollo 11, Cinehollywood, 2004
       La grande storia dell’uomo/27: La conquista della luna, Rai Trade, 2010
       Seimila anni di esplorazioni, De Agostini, 2005
       Se non ci fosse la luna, De Agostini, 2005
MUSICA


·                        David Bowie, Space Oddity, in Space Oddity
      Echo and the Bunnymen, The killing moon, in Ocean Rain
      This is the kit, Moonshine freeze, in Moonshine freeze
      Manu Chao, Luna y sol, in Clandestino
      Zucchero, La tortura della luna, in Black Cat
      J. Brahms, Lullaby
      L van Beethoven, Al chiaro di luna
      C. Debussy, Al chiaro di luna
      F. Chopin, Al chiaro di luna
      E. Satie, Nocturnes

ETÀ 3 - 5 ANNI

·       Greinjek M. , Io mi mangio la luna, Arka
·       Albert A., Papà sulla luna, Babalibri, 2015
·       Branks K., Se la luna potesse parlare, Fabbri, 1999
·       Casarosa E., La luna, Walt Disney, 2012
·       Dyer S., Cinque diavoletti, Nord-Sud, 2006
·       Engel G., Astronauti, Gallucci, 2019
         ETÀ 6 - 10 ANNI

   Barberini A., Il cane e la luna, Orecchio Acerbo, 2015
       Jeffers O., Come trovare una stella, ZOOlibri, 2015
       Martì M., 10 viaggi e un sogno, Gallucci, 2011
       Strand M., Il pianeta delle cose perdute, Beisler, 2002
       Ziraldo, Flicts, Editori riuniti, 2003
ETÀ 11 - 13 ANNI

       Almond D., Il bambino che si arrampicò fino alla luna,  Salani, 2012
       Bresen L., I dieci soli innamorati delle dodici lune, Motta junior, 2001
       Carpi P., Dietro la porta d’oro, Vallardi, 1987
       Cuevas M., Il fantastico viaggio di stella, DeAgostini, 2018
       Rossi S., Margherita Hack, EL, 2018
      
ETÀ 14 - 18 ANNI

       Barnhill K., La bambina della luna e delle stelle, Dea, 2017
       Calvino I., Le cosmicomiche, Mondadori, 1993
       Verne J., Dalla terra alla luna, Mursia, 1998    
       Haugen T., Il ragazzo che sognava la luna, Salani, 2010
        Garlando L., Quando io ero la luna, Solferino, 2019
LA SUDDIVISIONE PER ETA’ PREVEDE DOVE E’ POSSIBILE UNA LETTURA AUTONOMA, NULLA TOGLIE CHE ALCUNI TESTI POSSANO ESSERE ANTICIPATI SE E’ L’ADULTO CHE LEGGE PER LORO.
LEI

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