- UN INVESTIGATORE POLITICALLY (IN)CORRECT -

Christian Frascella
FA TROPPO FREDDO PER MORIRE
Einaudi.

Christian Frascella, classe 1973, è uno scrittore che è riuscito a trovare una sua voce narrativa personale inconfondibile (che mi piace molto), sia che scriva romanzi di formazione (''Mia sorella è una foca monaca'', 2009, al suo esordio con Fazi) narrazioni autobiografiche (''Il panico quotidiano'', Einaudi, 2013, dolorosa racconto di un disturbo molto diffuso) thriller (''Brucio'', Mondadori, 2016) o polizieschi come l'attuale ''Fa troppo freddo per morire'' (sottotitolo ''La prima indagine di Contrera'') per Einaudi.
La sua scrittura è sempre molto vicina alla realtà, senza fronzoli o artifici letterari, un vocabolario diretto e crudo, nel quale tutti si possono riconoscere e la totale assenza di compiacimento o indulgenza verso sé stessi.
Eppure lo schema di questo romanzo sembrerebbe poco inedito per gli aficionados del genere: periferia degradata di una grande città, personaggi loschi, agenti locali della criminalità organizzata, tutori dell'ordine non sempre in ordine, un investigatore privato in lotta con i suoi fantasmi (oltre che con l'ex moglie) alle prese con un omicidio intricato. Sembrerebbero gli ingredienti di tanti romanzi gialli, se non fosse che la periferia è il quartiere Barriera di Milano, sito nella ''nostra'' Torino, che i tutori dell'ordine sono i ''nostri'' carabinieri e agenti di polizia, e che l'investigatore è uno scalcinato ex poliziotto così malmesso che posiziona il suo ''ufficio'' in una lavanderia a gettoni.
La vicenda quindi si snoda secondo modi e percorsi del tutto personali e non convenzionali, pur prendendo spunto dai classici del genere poliziesco.
La bravura di Frascella, a mio parere, risiede proprio nella sua capacità di piegare gli ingredienti di una narrazione, che può essere anche ''di genere'' secondo la proprio storia e la propria personalità: nel nostro caso abbiamo Torino, la città natale dell'autore e che quindi conosce bene, ed uno stile inconfondibile: ruvido, per niente conciliante, ma efficace e sempre gradevole.
Insomma, l'invito è quello di leggere i libri di Christian Frascella perchè sono sempre soldi ben spesi, esperienze di lettura che ti accompagnano e ti fanno riflettere senza mai essere pesanti.

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