La lettura per anticipazione
Sappiamo che
l’apprendimento della lettura è un meccanismo e come tale se non ci sono
specifiche difficoltà, legate allo sviluppo del singolo, avviene naturalmente
in seguito a stimoli idonei.
Possiamo però proporre
attività che consentano al bambino di divenire protagonista del suo processo di
apprendimento, attraverso una riflessione sociale, perché condivisa con il gruppo
classe, e metacognitiva della teoria linguistica, cioè una riflessione più
ampia dei meccanismi che sostanziano il processo di apprendimento linguistico.
Se i giochi di
lettura per anticipazione consentono al bambino di esercitarsi nella scoperta
della corrispondenza tra parola scritta e parola detta, contemporaneamente permettono a noi docenti di capire a quale punto dello sviluppo linguistico si trovino
i nostri ragazzi.
Partiamo come al solito
da un testo narrativo; poiché questo tipo di attività ben si adatta al primo
mese di scuola propongo di attingere qualche titolo dalla bibliografia già
presentata nel precedente post, Bentornati
a scuola.
L’attività che vi illustro
qui di seguito, come esemplificazione del percorso di lettura per
anticipazione, è stata svolta in una classe prima proprio utilizzando uno dei libri
consigliati, Come un topo si
piglia un sasso sulla testa e scopre il mondo di Etienne Delessert.
La storia si presta
particolarmente a questo tipo di percorso, infatti è molto semplice da dividere
in sequenze e da rielaborare graficamente.
FASE UNO: lettura ad alta voce.
Cominciamo leggendo la
storia. In questo caso la narrazione racconta di un topino che nel tentativo di
ampliare la propria casa sottoterra, prende un sasso sulla testa che gli fa
perdere l’orientamento e lo fo sbucare in superficie, lui che aveva vissuto
sempre e solo nel buio sottosuolo, comincia così la sua avventura di conoscenza
del mondo.
In questa particolare
occasione, ho scelto di utilizzare la LIM per la lettura della storia,
attraverso un power point; ho scannerizzato le illustrazioni e questo mi ha
consentito di sopperire all’inconveniente di immagini non molto grandi per una
lettura collettiva; è tuttavia proponibile anche una lettura ad alta voce più
tradizionale, scegliendo anche se mostrare o meno le illustrazioni del libro.
Se riusciamo
coinvolgiamo i nostri ragazzi in una lettura partecipata, in questo l’utilizzo
della proiezione della storia mi è stata di grande aiuto; vediamo come:
INSEGNANTE. Come il
topino si affacciò sulla terra vide….
Secondo voi cosa vede?
I ragazzi fanno diverse
ipotesi, l’insegnante non nega né conferma…
Viene quindi proiettata
l’immagine corrispondente e i bambini la decodificano, verificando inoltre la
correttezza o meno delle loro ipotesi
INSEGNANTE: Allora,
secondo voi cosa potrebbe trovare dopo?
E così via con modalità variabili a
seconda del testo.
FASE DUE: rielaborazione della storia.
In un secondo momento i
bambini ricostruiscono oralmente e collettivamente l’andamento logico e cronologico
della storia. Siamo ora pronti per la fase tre.
FASE TRE: produzione di grafiche.
Il lavoro di produzione
di grafiche viene proposto utilizzando la tecnica delle tempere su un formato A3. I ragazzi lavorano a coppie: sia perché il
confronto è stimolante, sia per incentivare una reciproca conoscenza, dato che
sono i primi giorni di scuola. Anche in questo caso vale la considerazione
fatta già più volte, se associamo delle attività alla lettura ad alta voce
cerchiamo di renderle il più ludiche possibile in modo da non perdere l’atmosfera
piacevole che si è creata durante la
narrazione.
FASE QUATTRO: lettura per anticipazione
Quando ormai i disegni
sono asciutti si mostrano alla classe e si procede alla lettura intuiva delle
parole dei soggetti rappresentati che l’insegnante avrà precedentemente scritto
a computer . Dato che ci troviamo di fronte a più parole si possono
presentare a gruppi di due o tre, facendo attenzione ad esempio che siano
presenti dei suoni vocalici differenti e in qualche modo distintivi che aiutino i
ragazzi nell’identificazione delle stesse, oppure che siano di diversa
lunghezza per far ragionare i nostri studenti sull’emissione del suono in
relazione alla parola scritta che la rappresenta.
Nella nostra storia le
parole scelte sono state: LAMPO PIOGGIA NEVE NUVOLE FIORE SOLE LUNA.
Possiamo ad esempio
presentare insieme le parole NUVOLE e NEVE e chiedere quale delle due
corrisponda alla grafica NUVOLE, Potranno ragionare sia sulle differenze
delle vocali presenti nelle parole proposte, sia sulla diversa lunghezza
delle parole e di conseguenze sull’ emissione dei suoni in relazione alla lunghezza
della scrittura.
Saranno date diverse
possibili interpretazioni che in un primo momento non vanno né smentite né confermate,
in modo da dare la possibilità di un confronto a grande gruppo: i bambini
ascoltano, valutano e intervengono sulle teorie linguistiche proprie e degli
amici (attività metacognitiva). Quando si raggiunge un’opinione condivisa l’insegnante
può confermare o sostenere ulteriori ipotesi nel caso non si sia giunti ad una
scelta corretta.
Eccone alcuni esempi:
Siete davvero sicuri? Con quale suono comincia la parola nuvole? Quando dici nuvola impieghi poco o tanto tempo? ti sembra una parola lunga o corta?
Si procede così fino a
che non si siano abbinate tutte le parole alle rispettive grafiche.
Si possono in questa
fase poi proporre giochi che consentano di riflettere sui fonemi: ad esempio E’ arrivato un bastimento carico di…..
utilizzando l’iniziale della parola che abbiamo associato al disegno, cerchiamone altre che comincino allo stesso modo.
FASE CINQUE: riscrittura delle parole
Una volta completato l’abbinamento
grafica/parola si attaccano i disegni in ordine cronologico in una pannellatura
e si chiede di ricopiare sul quaderno le parole dei soggetti rappresentati nello stesso ordine come testimonianza del lavoro svolto; accanto ad ogni
parola si possono poi disegnare nuovamente i soggetti delle grafiche in modo che
i ragazzi possano leggerle in modo intuitivo e in autonomia.
Di seguito le immagini dell’attività
realizzata secondo questo percorso didattico.
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