49

A volte nei nostri pensieri si insinua una parola, un termine, un verso o una canzone ricorrente, per i motivi più svariati e spesso ci ritroviamo a seguire un treno fatto di suggestioni, collegamenti ed incroci che ci porta nei posti, reali od immaginari, più disparati. Nel mio caso è accaduto che il numero 49 abbia generato proprio una catena di pensieri e collegamenti che alla fine mi ha portato, provvidenzialmente direi, ad un libro.
Tutto è cominciato con i 49 naufraghi delle navi ONG “Sea Watch” e “Sea Eye” che alla fine sono stati divisi fra alcune nazioni europee, con una tempistica ed una serie di motivazioni che fanno ben intendere quanto in basso sia scesa l'empatia  e l'onesta intellettuale di questa Europa che dovrebbe avere una certa superiorità morale e materiale su tutte queste vicende. Al riguardo mi sento solo di segnalare la mia condivisione di una frase che gira sui sociale, nella quale mi ritrovo molto: “Il grande inganno è far credere che il problema dell'Italia siano i migranti e non l'evasione fiscale, la corruzione, le mafie, la bassa scolarizzazione, il nepotismo, la disoccupazione giovanile... il grande inganno è aizzare gli animi contro i deboli, i disperati, i diversi.. E a cascare nel grande inganno sono altri poveri, economicamente e culturalmente.”
Questo tipo di atteggiamento è interpretato al meglio da una formazione politica che è stata condannata a risarcire lo Stato per i 49 milioni di euro rubati aggirando la legge sul finanziamento pubblico dei partiti. Qui mi sono fermato a riflettere sul contrappasso dantesco e sul fatto che questo deprecabile e insopportabile reato nel caso specifico costituisca di certo solo la punta di un iceberg che per decenni ha impoverito questo nostro paese...
San Francisco: il Golden Gate
Il guadagno facile, dunque, in tutti i modi possibili, attraverso la politica, il crimine, la disonestà… per disperazione o per cupidigia, come il Markheim di Stevenson o il Raskolnikov di Dostoevskij, il Mazzarò di Verga o ancora Pinocchio, perso nel Campo dei Miracoli. Mentre pensavo a tutti questi esempi mi è apparso un altro 49, stampato sulla maglia di una squadra di Football americano, i San Francisco 49ers appunto. Si chiamano così, guarda caso, in ricordo della grande ondata di cercatori d’oro che nel 1849 si riversò sulla California, attratta da un miraggio che solo per pochissimi si concretizzò in una vera ricchezza. In pochi anni sorsero e scomparvero nel nulla intere città e migliaia di famiglie si consumarono nell’attesa e nella realizzazione di un sogno di benessere che non arrivò mai, spegnendosi nel silenzio della Storia Ufficiale: di loro rimane solo un numero su una divisa sportiva. 
Eppure quella terra, di lì a cinquant’anni, avrebbe visto Jack London,  e subito dopo Steinbeck, Faulkner, Scott Fitzgerald e naturalmente Ernest Hemingway, guarda caso autore di un’antologia dal titolo “I quarantanove racconti”, il libro che conclude questa mia cavalcata di pensieri. E’ la raccolta più famosa dell’autore de “Il vecchio e il mare”, imperdibile per chiunque.  I miei preferiti sono “Oggi è venerdì” e “Gli uccisori”. 
        Sarà meglio che ve ne procuriate una copia: sono davvero belli. 
        Il post finisce qui, sto per chiudere quando quando una voce amica mi dice: "a proposito: hai scritto che quest'anno compi 49 anni?" 

LUI




Nessun commento:

Posta un commento

Nella nostra libreria TUSITALA