SIGNORE E SIGNORI, VI PRESENTO IL LIBRO





Eccoci arrivati, egregi Lectores, ad una pubblicazione che riassume il senso di questo blog e della pagina ad esso collegata. Si tratta di «UN OGGETTO CHIAMATO LIBRO» di Daniele Baroni (1935 - 2016) edito da Longanesi: direi la parola definitiva sul manufatto-libro. Il sottotitolo dell'opera recita infatti ''Breve trattato di cultura del progetto'' e l'autore spiega molto chiaramente il suo intento nella nota introduttiva:
''(...) un'analisi del libro inteso come oggetto fisico, tridimensionale, condotta secondo i principi del design, e, sotto il profilo espressivo, intesa a favorire una gradevole lettura, lo studio, l'apprendimento in senso lato.''
Il testo è diviso su tre livelli:
- l'architettura della pagina;
- tutto il sistema dei linguaggi verbali e visivi interno ai libri;
- il sistema delle immagini: tutti i tipi di illustrazioni, le iconografie più ricorrenti ecc...
Capire come e perchè si costruisce un libro, intorno a quali idee ed a quali persone ruota la sua realizzazione è davvero un viaggio affascinante, che viene compiuto anche guardando l'evoluzione storica dei soggetti (es. l'editore, il direttore editoriale, il traduttore) che spesso prima erano tutti riuniti in una sola persona.
La lettura del libri è davvero avvincente e corredata da illustrazioni (imperdibili quelle sulle pagine miniate, caratteri, i frontespizi e le copertine) che oltre ad essere una vera delizia per la vista danno immediatamente un senso concreto al testo. Tutto il flusso dei cambiamenti è strettamente intrecciato all'evoluzione tecnica che ha anche modificato il modo stesso di scrivere e di esprimersi, ma anche da curiose ''casualità'':
''(...) all'origine il libro (...) prendeva la forma di un rotolo. (...) Solo con l'introduzione della pergamena (...) la forma dell'oggetto si avvicina a quella del libro così come lo intendiamo oggi. L'origine dell'uso della pergamena va fatta risalire alla città di Pergamo, per ragioni di necessità e di sopravvivenza, dovute ad un improvviso blocco dell'esportazione del papiro egiziano''.
Fa un certo effetto sapere che all'origine del ''nostro'' libro c'è una modernissima guerra commerciale, no? Dovrebbe anzi farci considerare bene le possibili conseguenze (non per forza negative) di quelle attuali!
Ma un'altra sorpresa riguarda la forma stessa del libro: la forma quadrata prevalse fin dall'inizio: l'attuale forma rettangolare si afferma solo in seguito. Nel Medioevo, poi la grandezza del formato attesta anche la posizione sociale di chi lo possiede: un po' come le automobili al giorno d'oggi, dall'utilitaria al SUV. Curioso, non trovate?
Beh, queste e tante altre riflessioni scaturiscono dalla lettura di quest'opera davvero bella ed alla portata di tutti, che parla molto al presente e ci rende più consapevoli di tutto il lavoro che sta dietro a questo oggetto strano, antico, obsoleto eppur sempre vivo e presente: il libro.

LUI

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