ATLANTE DEI LUOGHI LETTERARI

Ho scovato in biblioteca questo libro a cura di Laura Miller edito nel 2018 da Rizzoli, un saggio davvero interessante.
Si tratta di un vero e proprio vademecum, molto utile per insegnanti di ogni ordine di scuola, dei luoghi letterari più o meno famosi dalle origini fino ad oggi.
Arricchito da un apparato iconografico significativo a sua volta fonte di spunti, è, insomma, una banca dati a cui attingere a piene mani.


Vediamone la struttura:
Si divide in quattro sezioni che coprono quel lungo arco temporale di cui si diceva prima:

MITI E LEGGENDE ANTICHE fino al 1700
Troviamo autori famosissimi, Omero, Ovidio, Dante Alighieri… accanto a poemi anonimi come Beowfull, e avvicinandosi sempre più ai giorni nostri Ludovico Ariosto, Miguel Cervantes, fino ad arrivare a
La tempesta di William Shakespeare.

SCIENZE E ROMANTICISMO fino al 1900
Libri celebri al grande pubblico I viaggi di Gulliver, Alice nel Paese delle meraviglie, Ventimila leghe sotto i mari, Il mago di Oz, accostati ad altri più di nicchia I bambini acquatici di Kingsley, Un americano alla corte di Re Artù, di Twain….

L’EPOCA D’ORO DEL FANTASTICO fino al 1945
Alcuni esempi, meno conosciuti, Il castello di Kafka, Terradilei di Gilman, Alamut di Bartol, ma anche Peter Pan e i giardini di Kensington, Il piccolo principe….sono ovviamente solo una parte dei testi presentati.

IL NUOVO ORDINE DEL MONDO fino al 1980
In questa sezione troviamo tantissimi esempi: Orwell, Bradbury, Le Guin, Calvino, Carter…

L’ERA DIGITALE fino ad oggi
Qui sono presenti autori e opere contemporanee, una carrellata di scrittori che spaziano geograficamente e più generi si intrecciano in proposte inedite e/o molto famose; per certi autori la sezione più affascinante.

ANNOTAZIONE
Trovo che si tratti di un testo significativo che mi consente di parlarvi di come si possano fare proposte testuali o si possano affrontare tematiche solitamente considerate per fasce di età più alte anche a lettori più giovani-
Infatti, sebbene la maggior parte dei testi proposti dall’antologia siano indicati quantomeno per un’età di youngadult, per molti di questi è possibile trovare in commercio riduzioni molto interessanti, edizioni illustrate molto godibili per diverse fasce di età. In particolare negli ultimi anni si è proprio assistito ad un fiorire di pubblicazioni di libri da sempre ritenuti per adulti o molto complessi a fasce di età più giovani, anche per la prima infanzia, proprio per la mediazione delle immagini, curate, artistiche, veri e propri capolavori iconografici.

A dimostrazione di quanto detto nel ciclo scolastico precedente con una classe V abbiamo fatto un ampio lavoro, legato al tema dell’estate, del viaggio, partendo da un’opera di Shakespeare, citata nel saggio:

THE TEMPEST


Si è trattato di un’attività interdisciplinare (italiano inglese immagine) che partiva dalla lettura alla LIM della riduzione in lingua inglese dell’opera The tempest di William Shakespeare.
L’approccio didattico della lettura ad alta voce associata all’immagine mi ha consentito di presentare strutture grammaticali in lingua inglese anche più complesse rispetto a ciò che i ragazzi avevano conseguito, nell’ottica che non dovessero comprendere tutto ciò che si diceva loro, ma il senso generale del discorso.
L’insegnante che legge, in questo caso in inglese, non traduce, ma attraverso le illustrazioni, la mimica e gestualità in genere coinvolge i ragazzi nell’azione di esplicitare il significato di ciò che hanno ascoltato.
In un secondo momento, lavorando a gruppi, si sono realizzano grandi scene delle principali sequenze: nello specifico della nostra attività si sono utilizzati bristol bianchi 70x100 impiegando come tecnica la tempera acrilica.

Lo step successivo prevedeva di scrivere su di alcuni cartellini i nomi in inglese dei vocaboli rappresentati nelle diverse scene, si è scelto di utilizzare alcuni vocabolari online, io trovo particolarmente efficace wodreference, che consente anche l’ascolto della pronuncia corretta delle diverse parole.
Questi cartellini sono stati poi applicati su di un filo di lana e associati al corrispondente disegno.
Successivamente si è riprodotta sul quaderno di inglese una pagina di lessico relativo, con disegni e parole associate, quelle stesse parole scoperte durante la lettura della commedia dello scrittore inglese.
Come ulteriore momento si è letto una edizione illustrata della commedia di Shakespeare in lingua italiana per avere una conoscenza più approfondita e particolareggiata della storia ascoltata ed un termine di paragone rispetto a ciò che si era compreso.
Infine per una conoscenza a trecentosessanta gradi, e grazie alla LIM e al collegamento internet, abbiamo poi potuto vedere anche una sequenza di una rappresentazione teatrale dell’opera.

Così, dopo tanta preparazione, eravamo pronti per approcciarci ad un testo davvero difficile: alcune pagine della traduzione italiana della Tempesta, scritte in un italiano antico.
Da qui lo spunto per una riflessione sul registro linguistico, sull’evoluzione della lingua, sull’origine etimologica delle parole e molto altro ancora.
Ognuno di noi a seconda del proprio gusto e della propria personalità potrà trovare nell’ Atlante dei luoghi letterari percorsi didattici differenti da quelli più tradizionali a quelli più innovativi, ma di questo si parlerà nel prossimo post.
LEI

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