LA PROFEZIA DELLO SCRITTORE

Bentornati, egregi «Lectores»!

Una delle esperienza più incredibili che si possono fare leggendo è scoprire che un autore del passato ha previsto cose che si sono verificate o attuate solo molti anni dopo. L'esempio classico riguarda Jules Verne che nel suo «Dalla Terra alla Luna», scritto nel 1865, immaginò qualcosa che si sarebbe realmente realizzato solo più di cento anno dopo, una missione spaziale per portare esseri umani sul nostro satellite. Una delle cose più impressionanti di questo romanzo, oltre alla forma del proiettile-navicella ed al ritorno con un ammaraggio, è che la zona di lancio è immaginata non lontano da Cape Canaveral, luogo dove avvengono gran parte dei lanci moderni negli Stati Uniti.
Ma non è solo la fantascienza a regalarci questa sorta di profezie. Prendiamo un altro romanzo: una ragazza timida, con una madre ossessiva, emarginata e derisa, massacra i suoi comagni di scuola e i professori durante una festa. Si tratta del  nucleo narrativo di «Carrie» di Stephen King, pubblicato nel 1974: è lo stesso autore, nel suo libro «On Writing» a suggerirci che la protagonista non è altro che la «versione femminile di Eric Harris e Dylan Klebold» i due studenti autori della strage alla Columbine High School vicino Denver, Colorado, nel 1999.  
Un altro esempio, riguarda «Fahreneit 451» del grande Ray Bradbury: la moglie del protagonista, il vigile del fuoco Guy Montag, è perennemente connessa al sistema televisivo, distribuito su intere pareti del loro appartamento, attraverso degli auricolari che non toglie mai. Quest'immagine è perfettamente sovrapponibile al quotidiano di questi anni, dove basta fermarsi per strada e vedere decine di persone collegate tutto il giorno al loro smartphone, spesso con le cuffie continuamente indossate: la stessa dipendenza della Mildred di «Fahreneit».
Stupefacente vero?
Ma questi esempi servivano solo da introduzione allo scrittore di cui vorrei parlarvi in questo post: si tratta dell'australiano Morris West (1916 - 1999), uno scrittore da sessanta milioni di copie vendute in tutto il mondo, ancora letto e pubblicato in molti paesi. In Italia purtroppo è da un po' che non non vengono ristampate sue opere, eppure West è stato molti anni nel nostro paese, che amava e conosceva benissimo. In particolare conosceva Roma e la Curia, essendo stato per il corrispondente dal Vaticano del «Daily Mail». 
Bene, fra i tanti romanzi scritti da questo australiano atipico, cattolico poco incline al bigottismo e cultore del Dubbio,  ce ne sono quattro che hanno come sfondo proprio il Vaticano. Due di questi presentano delle incredibili intuizioni.
In «Nei panni di Pietro», del 1963, viene immaginata l'elezione al Soglio Papale di un pontefice proveniente dall'Est Comunista, proveniente da un contesto di sofferenza del Regime. Karol Wojtyla, papa Giovanni Paolo II, primate «oltrecortina», sarebbe arrivato solo nel 1978, quindici anni prima. Sorprendente, vero?
Ma non è finita qui, perchè il bellissimo «I giullari di Dio», del 1980, si apre con Papa Gregorio XVII che in piena Guerra Fredda, si dimette, bissando la storia si Celestino V. Questa sola circostanza ci rimanda alle ancora recenti dimissioni di Papa Benedetto XIV, Joseph Ratzinger, ma in realtà leggendo il testo i richiami verso il futuro sono molti di più...
Purtroppo i libri di Morris West sono praticamente introvabili, popolari fino agli anni '80 ma poi via via dimenticati, a dispetto della qualità molto alta di alcuni di loro. Alla sua morte stava lavorando a «L'ultima confessione», basato sulla figura di Giordano Bruno, pubblicato postumo con delle integrazioni basate sugli appunti dell'autore. Pubblicato da Catelvecchi nel 2014 è il testo più recente in circolazione e siamo riusciti ad includerlo nella dotazione della nostra Libreria on line TUSITALA.
L'invito finale quindi, cari «Lectores» è quello di non lasciarvi sfuggire i libri di Morris West, sopratutto quelli elencati alla fine di questo post. Li toverete probabilmente in biblioteca o su una bancarella di libri vintage: in attesa che qualcuno li ristampi fatevi «cacciatori di libri» e cercateli.
Alla prossima!

LUI

I libri più interessanti, a nostro parere, di Morris West sono la cosiddetta Tetralogia del Vaticano oltre ad efficaci thriller dove spesso l'Italia fa da sfondo. Segnaliamo anche la sua bella autobiografia «Il destino è nelle nostre mani».
 - L'avvocato del diavolo (The Devil's Advocate, 1959) Mondadori, 1961
 - Nei panni di Pietro (The Shoes of the Fisherman, 1963) Rizzoli, 1964
 - I giullari di Dio (The Clowns of God, 1981), Mondadori, 1981
 - Lazzaro (Lazarus, 1990), Longanesi, 1990
 - L'ultima confessione (The Last Confession, 2000), Castelvecchi, 2014 (pubblicato postumo)
 - La salamandra (The Salamander, 1973), Mondadori, 1974
Proteo (Proteus, 1979), Mondadori, 1979   
 - Il destino è nelle nostre mani (A View from the Ridge: The Testimony of a Twentieth-century Pilgrim, 1996), Sperling & Kupfer, 1997. Autobiografia.

Illustrazione di "Dalla Terra alla Luna" Di François Pannemaker, graveur&nbsp;; Henri de Montaut, dessinateur. - Scanned by <a href="//commons.wikimedia.org/wiki/User:Yann" title="User:Yann">Yann</a> (<a href="//commons.wikimedia.org/wiki/User_talk:Yann" title="User talk:Yann"><span class="signature-talk">talk</span></a>), Pubblico dominio, <a href="https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=360649">Collegamento</a>

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