NOTTE BUIA, NIENTE STELLE

Si avvicina il giorno della memoria, una ricorrenza che vuole ricordare le vittime dell’Olocausto, una follia storica predeterminata e pianificata nei minimi dettagli.
Il 27 gennaio 2000 viene istituita questa giornata: la data non è scelta a caso, corrisponde infatti alla liberazione degli ebrei dal campo di prigionia di Auschwitz.
Il titolo di questo post, Notte buia, niente stelle, è la citazione di una raccolta di racconti di Stephen King che è da sempre un grande indagatore dell’animo umano a trecentosessanta gradi,un animo che scopre nelle sue pieghe più oscure. Quale titolo più adatto allora per introdurre quella che fu una prolungata notte di oscurità per la storia dell’umanità... Ma come affrontare questo delicato argomento con i nostri ragazzi?
La letteratura ha accolto nelle sue pagine  molte tematiche difficili e scottanti, la guerra e le sue crudeltà sono tra queste (abbiamo già accennato alla profonda rivoluzione che in questo campo si è avuta a partire dagli anni ottanta).
Ci sono alcuni autori straordinari che hanno raccontato di questi avvenimenti attraverso uno sguardo bambino.
Ecco alcuni suggerimenti divisi in base all’età, che sappiamo ormai essere indicativa (vedi il post su Roald Dahl) ma che possono servirci per  orientarci .
Non sono ovviamente esaustivi, si è cercato di fare proposte letterarie  recenti .


6-8 ANNI
Le proposte successive sono libri illustrati di grandi dimensioni, adatti quindi anche ad una lettura collettiva:
Anna Bacceliere,Chiara Gobbo,  Ma c’è sempre l’arcobaleno, Arka.
Un testo breve ma intenso e poetico: un bambino chiuso nel campo di concentramento attende l’arrivo della pioggia e con esso dell’arcobaleno… e intanto tratteggia la quotidianità della vita ..


Irene Cohen-Janka, L’albero di Anne,  Orecchio acerbo.
Un ippocastano, di fronte al rifugio segreto di Anna Frank, ne racconta la storia.


Intenso il libro di Guido Quarzo, Io sono l’uomo selvatico, Fabbri: l’incontro tra Martino e un uomo solitario dal doloroso passato.
IL TESTO HA GRANDI CARATTERI. (adatto per una lettura autonoma anche per bambini DSA)


Toni Ungerer, Otto autobiografia di un orsacchiotto, Mondadori, attraverso la vita di Otto e le sue  vicissitudini ci racconta la Germania nazista.
IL TESTO HA GRANDI CARATTERI. (adatto per una lettura autonoma anche per bambini DSA)


9-11 ANNI
Lia Levi è un’autrice italiana, di famiglia di origine ebraica,  che ha spesso affrontato il tema della shoah, alcuni titoli: Io ci sarò, Una valle piena di stelle, La perfida Ester… tra gli altri


Naturalmente non posso dimenticarmi di Un chilo di piume un chilo di piombo di Donatella Ziliotto, Einaudi. Un testo poetico ambientato nella Trieste al tempo della guerra, ricordi d’infanzia della scrittrice che parlano direttamente al nostro cuore.
Jerry Spinelli, Misha corre, Mondadori, racconta della fuga di un ragazzino rom dal ghetto di Varsavia, nelle ore della deportazione; una scrittura graffiante e intensa.



Uri Orlev, che da bambino ha vissuto proprio nel ghetto di Varsavia, tratteggia con grande maestria quei dolorosi momenti in Gioco di sabbia, Salani:
sono proprio i suoi ricordi di bambino quelli che racconta al figlio nel libro.


12-14 ANNI
Uri Orlev, ancora lui,  Corri ragazzo corri, L’isola in via degli uccelli e Lia Levi con Una bambina e basta, Che cos’è l’antisemitismo…(2018).


Annika Thor, L'isola lontana, Mare profondo, Oltre l’orizzonte,Feltrinelli, una trilogia che narra di Steffy ragazza ebrea costretta a scappare dalla sua nazione, l’Austria,  con sua sorella Nelli, mentre i genitori, sono ancora là,  e a trovare rifugio in una nuova realtà su una piccola isola svedese, così lontana dalle loro abitudini di vita.


Francesco Cognolato e Silvia Dal Francia ci raccontano in L’eroe invisibile, Einaudi Ragazzi, la straordinaria vicenda di Giorgio Perlasca: commerciante di carni italiane che nella Budapest nazista mette in atto un grande inganno per salvare gli ebrei “dai treni della morte”.   


VETRINA
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Quest’anno parleremo di questo doloroso periodo della storia recente partendo dalla visione del film Storia di una ladra di libri…, regia di Brian Percival, film del 2013. Avremmo potuto anche scegliere  La vita è bella di Roberto Benigni, film del 1997, per i ragazzi più grandi assolutamente toccante, Il bambino con il pigiama a righe, regia di Mark Herman, 2008, del 2014 poi , Corri ragazzo corri, regia di Pepe Danquart.


La mia è una classe quinta, ma il percorso che andremo a delineare può essere proposto anche a ragazzi più grandi...e con le dovute modifiche anche ai più piccoli...
Partire da una visione di questo tipo favorisce un approccio globale che restituisce ai ragazzi attraverso più sensi (le immagini, ovviamente, ma anche le musiche) le atmosfere, il contesto sociale e culturale di un’epoca… Servirà ad inquadrare attraverso un linguaggio a loro noto un periodo storico che  non conoscono, in quanto materia di studio solo al terzo anno della scuola secondaria di primo grado.
Le riflessioni collettive, che seguiranno la visione,   potranno poi essere sostenute attraverso grafiche che individuino alcuni aspetti e/o particolari( il bavero di un cappotto con la stella di David, un berretto militare… la copertina di un libro…)e che diventino simboli del messaggio sotteso alla narrazione filmica ; si possono poi proporre tecniche come il carboncino, il bianco-nero per riprodurre la drammaticità delle situazioni e un uso a spot del colore.
Utilizziamo diversi formati di carta, non solo il classico album da disegno o il foglio A4. Si potrebbe pensare ad un piccolo formato, che ricordi le istantanee della polaroid, per rafforzare l’effetto si possono anche riquadrare, ottenendo la tipica cornice bianca.
Ogni ragazzo sceglierà individualmente cosa rappresentare, fornendo in questo modo una interpretazione ermeneutica di ciò ha ha visto o che che l’ha colpito.
Una volta create le varie istantanee, si potrebbe appenderle, in tal caso sul retro ci potrebbe essere un’altra immagine o parole chiave relative alla raffigurazione.
L’adulto a sua volta potrà optare tra leggere ad alta voce un libro di narrativa o più pagine tratte da libri diversi che consentano di ricostruire il momento storico in modo più completo e ampio .
Dal punto di vista della didattica queste tipologie narrative si ricollegano ad alcuni generi:  il romanzo storico, il diario, la poesia… possono essere perciò una naturale prosecuzione di ciò che si sta facendo in classe.
Il territorio in cui siamo inseriti ci offrirà poi di sostenere attraverso testimonianze storiche l’argomento proposto in classe sia riscoprendo gli edifici che testimoniano la presenza di ebrei nella città sia partecipando a mostre relative.
A Reggio Emilia segnalo la mostra Besa. un codice d’onore, eventi.comune.re.it, presso la sinagoga che prevede l’apertura il giorno 27 gennaio e la sua prosecuzione fino al 4 febbraio: storie vere di albanesi musulmani che salvarono gli ebrei.


Possiamo poi lasciare i nostri ragazzi con un messaggio di speranza, proponendo la realizzazione di un cielo stellato, la stella come simbolo rappresentativo della vittime, preceduta dalla visione di più dipinti a cui ispirarsi:
mosaici ravennati, Van Gogh: Notte stellata sul Rodano, Notte stellata…...Ma anche Picasso, Mirò, Matisse…


Svariate le tecniche adottabili anche a seconda del pittore a cui ci si ispira: acrilici, collage, tecniche miste….
Ad esempio per ottenere un effetto Mirò o Matisse si possono utilizzare fogli di grandi dimensioni (A3) per lo sfondo, rappresentante il cielo. I colori acrilici sono di grande effetto… Si applica poi, una volta asciutto, le stelle disegnate e colorate a pastelli o pennarelli , per un gioco di contrasti,.
Ancora, sempre su di un foglio di grandi dimensioni otteniamo lo sfondo con le tempere normali, mentre con spugnature di acrilico, oppure con  pennellate ben visibili o ancora distribuendo l’acrilico in forme particolari con i rebbi di una forchetta di plastica, completiamo lo sfondo; disegneremo le stelle sempre in acrilico utilizzando stecchini da spiedini come matite…creeremo punti luce applicando materiale di recupero tono su tono il più possibile luminoso: bottoni, mosaici di ceramica...


Oppure… prendiamo la carta velina colorata come sfondo, scegliamo un bel blu notte e puntiamo sulla luminosità incollando punti di luce dorati; carte di vario tipo sul colore giallo o bianco….  stagnola, carte di cioccolatini, metalizzate sono ugualmente indicate.
Lasciamo libera la fantasia nostra e dei nostri ragazzi offrendogli più possibilità di scelta.


LEI


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